NEW YORK – Nel cuore di Times Square, tra luci al neon e occhi puntati sul ring, Rolando “Rolly” Romero ha scritto un capitolo sorprendente della sua carriera. Di fronte a migliaia di spettatori, ha battuto Ryan “King Ry” Garcia per decisione unanime, con i cartellini dei giudici che hanno segnato 115-112, 115-112 e 118-109. Un risultato che sovverte le aspettative e mette in discussione molte delle certezze attorno alla carriera di Garcia.
Un knockdown al secondo round cambia tutto
Già nel secondo round, Romero ha piazzato un sinistro che ha mandato Garcia al tappeto. Ryan si è rialzato, ma da quel momento ha faticato a trovare il ritmo. Rolly ha condotto il match con pazienza e intelligenza, evitando di cadere nelle trappole del suo avversario e capitalizzando nei momenti chiave.
Numeri vs controllo: chi ha davvero dominato?
Nonostante le statistiche CompuBox abbiano assegnato a Garcia 65 colpi contro i 54 di Romero, è stato quest’ultimo a controllare il ritmo del match. Garcia non è mai riuscito a liberare i suoi colpi migliori, complice una difesa più attenta da parte di Rolly e un’efficace gestione delle distanze.
Garcia opaco: poco ritmo, poca cattiveria
Dopo la controversa vittoria su Devin Haney annullata per doping, questa doveva essere la serata della rinascita per Ryan Garcia. Invece, è sembrato scarico, meno esplosivo del solito e poco incisivo. Nessuno scatto, nessuna serie letale. A fine match ha dichiarato: “Sono felice di aver completato 12 round duri.” Parole che sembrano più un sollievo che una vittoria morale.
Romero si prende la scena
Partito da underdog (i bookmaker lo davano 7 a 1), Romero ha gestito il combattimento come un veterano. Mai scomposto, sempre lucido, ha tolto certezze a Garcia e guadagnato rispetto. A fine match ha detto: “Lasciate che Ryan e Devin facciano la rivincita, rendetela grande.” Ma dopo una vittoria così, sarà difficile tenerlo fuori dai grandi match della divisione.
Il futuro dei protagonisti: strade che si dividono?
Il progetto “The Ring” ideato da Turki Alalshikh, che prevedeva super-match tra stelle del pugilato, subisce uno scossone. Il rematch tra Garcia e Haney previsto per l’autunno potrebbe saltare. Anche perché Haney non ha brillato nella sua recente vittoria su Ramirez.
Romero, invece, esce rinvigorito. Potrebbe essere una mina vagante nei superleggeri, con possibili incroci con Teofimo Lopez, Haney o persino una rivincita con Garcia.
Per Garcia è il momento della riflessione. Un nuovo team? Un cambio di categoria? Un’altra pausa? Di certo, il percorso verso la vetta si è fatto molto più tortuoso.
In conclusione: il ring non mente mai
Lo scontro tra Garcia e Romero ha confermato una verità eterna del pugilato: i colpi contano, i numeri anche, ma alla fine è il ring a decretare il verdetto. E stavolta, il verdetto è chiaro: Rolando Romero ha rubato la scena e forse, anche il futuro di King Ry.



