Sabato 21 giugno al bp pulse LIVE di Birmingham, il pubblico di casa assisterà a un match che potrebbe segnare una svolta nella carriera di uno dei pugili britannici più promettenti dell’ultimo decennio: Galal Yafai (9-0, 7 KO). L’avversario non è uno qualsiasi: si tratta del veterano messicano Francisco Rodriguez Jr (39-6-1, 27 KO), un pugile con esperienza mondiale e una resistenza già testata contro nomi di spessore.
In molti parlano di “passaggio obbligato verso il mondiale”, ma in realtà questo match è molto più rischioso di quanto sembri. Ecco perché.
✅ Un bivio per Galal Yafai: talento sì, ma ora servono i fatti
Yafai è uno di quei pugili che arrivano al professionismo con l’etichetta di predestinato. Oro olimpico a Tokyo, fratello minore dell’ex campione WBA dei supermosca Kal Yafai, e una carriera da pro finora gestita con intelligenza.
Ma dopo nove vittorie — l’ultima nel novembre 2023 contro un altro ex campione come Sunny Edwards (seppur non nella sua categoria naturale) — i margini per fare match di rodaggio sono finiti.
Rodriguez è l’avversario giusto per alzare l’asticella senza saltare nel vuoto. Ma anche un pugile che può far male se sottovalutato. Sottovalutarlo sarebbe fatale.
Rodriguez Jr: esperienza, ritmo e durezza messicana
Rodriguez Jr è uno di quei pugili con numeri che non raccontano tutto. Sì, ha sei sconfitte, ma sono arrivate contro avversari del calibro di Kazuto Ioka e Donnie Nietes, e quasi sempre dopo battaglie durissime.
È alto quanto Yafai (1.63m) ma con un reach inferiore di 3 pollici. Questo può rivelarsi cruciale, ma solo se Yafai saprà sfruttare l’allungo per mantenere il controllo del centro ring. In caso contrario, Rodriguez — che è un pressure fighter di razza — potrebbe trascinare il match nel corpo a corpo, il terreno in cui eccelle.
Il messicano ha anche un vantaggio che spesso non si nota subito: ha combattuto 47 volte, contro le sole 9 di Yafai. Significa che ha visto più stili, più ambienti, più tagli, più momenti difficili. E non crolla.
L’analisi tecnica: cosa aspettarci sul ring
Punti chiave:
Yafai dovrà mantenere la distanza. Il suo jab è rapido, ma non sempre costante. Sarà fondamentale tenerlo attivo per spezzare il ritmo del messicano.
Rodriguez userà il volume di colpi, proverà a lavorare al corpo per spegnere le gambe del britannico.
Il fattore pubblico sarà dalla parte di Yafai, ma può anche diventare una pressione. Il pubblico di Birmingham vuole il KO, ma forzare i colpi contro un pugile resistente come Rodriguez è pericoloso.
Cosa c’è in gioco davvero: la porta per il mondiale… o una battuta d’arresto?
Se Yafai vince bene — e con “bene” intendiamo un controllo netto del match o un KO tecnico intelligente — la porta per una sfida mondiale potrebbe aprirsi entro fine 2024. Magari contro un campione IBF o WBA, o un eliminatorio contro un top 10.
Se invece fatica o vince di misura, sarà difficile giustificare un passaggio di livello. E in caso di sconfitta? Il percorso mondiale non sarebbe compromesso, ma la narrazione del “campione predestinato” si sgretolerebbe.
️ Undercard interessante: Walker, McGrail e il “prospect” Pat Brown
Oltre al main event, l’evento di Birmingham offre alcuni match intriganti:
Conah Walker vs Liam Taylor: difesa del titolo britannico welter, che promette scintille.
Peter McGrail vs Ionut Baluta: McGrail è considerato uno dei migliori talenti tecnici usciti dai circuiti amateur UK.
Pat Brown al suo secondo match: attenzione, potrebbe diventare uno dei cruiserweight più pericolosi in Europa nel giro di 18 mesi.
Come e quando seguire l’evento
Data: Sabato 21 giugno 2025
Orario inizio card DAZN: 19:00 (ora italiana)
Diretta streaming: solo su DAZN
Location: bp pulse LIVE, Birmingham
Yafai vs Rodriguez Jr non è solo un match da “record in costruzione”. È un vero test, una sfida tra l’esperienza e la freschezza, tra il volume e la precisione. Per Yafai è la prova del nove: il talento ormai è noto, ora bisogna dimostrare di essere pronto per il grande salto.
Se sei un appassionato vero di pugilato, questo è uno di quei match da non perdere. Non tanto per il nome in cartellone, ma per ciò che rappresenta.



